Investire in Africa dovrebbe essere la priorità di ogni imprenditore che guardi seriamente al Ventunesimo secolo.
Non per “aiutarli” o per “Mal d’Africa”.
Semplicemente perchè il futuro è africano.
Ci sono quattro settori chiave se stai pensando di investire in Africa avviando un’azienda in loco.
Il successo, come sempre, dipende da mille fattori. Non da ultimo DOVE investi in Africa, a partire da quale VANTAGGIO COMPETITIVO e CON CHI proverai a realizzare qualcosa.
Senza uno sforzo per avvicinarti con umiltà e rispetto ai contesti locali, finire vittima di truffe o restare bloccati in drammatiche incomprensioni culturali è il frequente epilogo di troppi progetti imprenditoriali a latitudini africane.
Prima di iniziare ti invito nella nostra Community VadoinAfrica Network. Troverai un aiuto prezioso a evitare gli errori più comuni.
1. Agroalimentare
L’Africa è un continente baciato dalla Natura: in molti luoghi è possibile addirittura realizzare tre raccolti l’anno! Secondo la Banca Mondiale, l’agroalimentare africano varrà 1 trilione (un miliardo di miliardi) di dollari nel 2030.
Anche se sono stati effettuati significativi progressi (la produzione è cresciuta del +160% negli ultimi 30 anni), la ridotta meccanizzazione limita ancora la produttività.
Per capirci, ci sono oggi più trattori nella sola Thailandia che in tutta l’Africa Subsahariana!
L’Africa ha oltre il 60% della terra arabile non coltivata del mondo eppure importa 35 miliardi di dollari di cibo ogni anno. Uno scandalo dalle cause complesse (storiche e politiche) che, d’altra parte, rivela l’esistenza di spazi molto reali dove provare a sostituire l’import con produzione locale.
Le potenzialità per investire in Africa nell’agrofood sono numerose:
- produzione, non sto parlando di progetti estensivi per cereali o biofuel (a rischio di odiose situazioni di land grabbing) ma coltivazioni ad alto valore aggiunto come frutta, ortaggi, erbe officinali, funghi, ecc.
- trasformazione alimentare, in cui le opportunità abbondano, pur essendo sempre ricche di sfide. Anche senza avventurarsi in contesti “estremi” come Africa Felix Juice in Sierra Leone
- packaging e marketing, meglio se fatto con tecnologie eco-friendly che evitano il più possibile la plastica (peraltro gradualmente in via di abolizione in tanti Paesi)
- conservazione, la catena del freddo è ancora un miraggio in gran parte del continente. Interessante su questo l’esperienza di Madi Sakandè, imprenditore italo-burkinabè a Bologna e Ouagadogou.
Nella piscicoltura ho assistito all’avvio di diversi progetti. Oltre all’ugandese iFishFarm ho seguito il lancio di almeno tre aziende locali in Ghana e Costa d’Avorio.
I segreti sono sempre gli stessi: ascolto delle comunità locali (senza le quali in campo rurale non si va lontani, tra questioni fondiarie, possibili furti/boicottaggi e specificità ambientali), passione per il prodotto (essenziale) e utilizzo della tecnologia.
2. Energie rinnovabili
Il continente gode di una delle migliori esposizioni solari del mondo (oltre 300 giorni all’anno).
Ciononostante l’intera popolazione africana (1,2 miliardi, in crescita ogni anno del 2%) consuma meno energia di 150 milioni di cittadini europei (es. Italia e Francia). Solo un africano su tre ha un accesso stabile alla corrente.
Investire in Africa nel settore dell’energia solare significa seguire una domanda molto concreta con un positivo impatto ambientale.
Cosa serve?
Soluzioni tecniche di qualità (per differenziarsi da quanto fanno già ovunque cinesi e indiani) e tanto tanto “olio di gomito”.
Un esempio è la storia di George Mtemahanji e Andrea Rolando: neanche cinquant’anni in due, dopo la maturità tecnica sono andati in Tanzania (terra natale di George) dove hanno aperto SunSweetSolar. Il loro business, focalizzato su progetti di elettrificazione off-grid rurale, è in crescita costante.
Una piattaforma preziosa per investire in Africa in questo settore è RECP: puoi trovarci dati di mercato, progetti in sviluppo, eventi e spunti per l’accesso alla finanza.
3. Costruzioni
Il “mattone” è un settore tanto tradizionale quanto fondamentale, che sta avendo un vero e proprio boom in ogni paese africano che ho avuto occasione di visitare o studiare.
Nel secolo scorso ci sono connazionali che ci hanno costituito dei veri e propri imperi nelle costruzioni in Africa.
Esempi?
La Cappa & D’Alberto fondata a Lagos nel 1932 da due giovani piemontesi in cerca di fortuna oggi è l’impresa edile nigeriana più importante. Storia simile, trent’anni più tardi, per Trasacco Group in Ghana che oggi fattura oltre 1,2 miliardi di dollari.
Aspetti essenziali sono la qualità e l’affidabilità (del tutto errato pensare “tanto siamo in Africa”) attraverso cui si può fare la differenza rispetto a operatori locali e asiatici.
Ben oltre le sole infrastrutture, ovunque ci sono opportunità per investire in Africa nel residenziale privato (di alta gamma ma anche nel “social housing” focalizzato su soluzioni accessibili a volte finanziato da donors).
Ascoltando giovani imprenditori come Donato Cosimato, attivo in un mercato di assoluta frontiera come quello della DRC, emerge la fondamentale importanza di un radicamento in loco. Senza una presenza stabile sul territorio è assolutamente velleitario pensare di operare nel settore edilizio.
Ci sono poi opportunità lungo tutta la catena del valore, come l’importazione di macchinari e materiale da costruzione.
L’uomo più ricco dell’Africa?
Non a caso è il nigeriano Aliko Dangote, uno dei primi a produrre cemento localmente.
4. Sanità e farmaceutico
L’Africa è l’unico posto al mondo dove è possibile una crescita genuina di questo settore, in altri contesti inseguita spesso attraverso pratiche ben oltre il lecito.
Il continente ha circa il 25% dei malati del mondo, ma solo il 3% dei medici. Per capirci, Tanzania o Etiopia hanno un solo dottore per 20.000 abitanti, mentre in Italia ce ne sono 4 ogni 1000!
Le opportunità per investire in Africa nella sanità partono dall’importazione di farmaci e attrezzatura biomedicale guardando poi verso la produzione locale.
Al crescere del potere d’acquisto e della consapevolezza delle persone, dovrebbero infatti aumentare i controlli per combattere l’importazione di farmaci contraffatti (attualmente una piaga che uccide 100.000 persone ogni anno secondo l’OMS).
Molto interessante valutare l’apertura di cliniche specializzate con modelli innovativi (un esempio che conosco bene è quello di Innovation Eye Centre in Kenya, clinica oculistica privata che offre servizi di qualità nelle campagne sovvenzionati da donatori).
Sei interessato a investire in Africa?
Entra nella nostra Community: troverai contatti, esperienze e consigli utili. Provare per credere.
Ottimi spunti di investimento, vorrei sottolineare un’altra grande opportunità applicabile in vari paesi africani ovvero il Betting, aprire centri scommesse. Essendo del settore e specializzato su questo continente posso affermare che i profitti sono tra i più alti del settore. Per chi fosse interessato può contattarmi.
Immagino… personalmente lo ritengo un tipico settore che distrugge valore sociale anzichè crearlo (a differenza dei 4 sopra-menzionati). Comunque ognuno è libero di impiegare il proprio tempo (e denaro) come meglio crede, ci mancherebbe 🙂
Sono d’accordo con te
Ottimo! Ti aspettiamo nel gruppo FB https://www.facebook.com/groups/Vadoinafrica/
Buonasera Pierfrancesco, condivido il suo parere non tutti riescono a capire importante crederci prima a sei stessi tutto diventera facile qualsiasi cosa che fa. Ho un locale dové posso dedicare per sentore di genere, se lei ha interesse mi poi contattare grazie.
Distinti Saluti
Ciao sono interessato.
Grazie per le informazioni. Vorrei dire che se applichiamo gli stessi modelli di sviluppo del mondo da cui vogliamo andare via allora diventa un non sense. In agricoltura arare, sopratutto in profondità, insieme alle pratiche di agricoltura industriale, sta provocando un allarmante crescita della desertificazione. Basta digitare desertificazione Italia su google per rimanere senza parole. Investire in trattori non funziona, o perlomeno funziona a breve termine. Riportare alla fertilità un terreno desertificato è impossibile. Masanobu Fukuoka e più recentemente Jean Martin Fortier portano alternative al trattore e ai metodi agricoli industriali, pensando proprio a quantità e qualità degli ortaggi e cereali. Mi interessa molto investire in questo modo in Africa ma per un futuro sostenibile. Rimarrò in contatto con questo sito per superare le mie paure. Grazie per tutto!
Grazie per la doverosa precisazione Davide. In effetti non ha senso replicare i medesimi modelli di sviluppo che hanno mostrato tutti i limiti nel mondo “sviluppato”… Se vuoi partire da te e creare qualcosa che ti rispecchi ti aspettiamo in https://www.facebook.com/groups/Vadoinafrica/
Ciao sono Samuele io sono nato in Africa ma da un papà italiano , e vivo in Italia e lavoro già da 10 anni .
La mia intenzione è di tornare in Africa per investire …. sto cercando e mi sto informando sugli enti che finanziano per questo tipo di investimento.
Ottimo! Ti aspettiamo nel gruppo FB: https://www.facebook.com/groups/Vadoinafrica/
Anche io sono interessato al Africa e agli enti che potrebbero finanziare una mia idea qualcuno ne conosce alcuni ?
Di cosa ti occupi? Che tipo di progetti? Dove? Senza maggiori dettagli è impossibile risponderti 🙂 Martino
Buongiorno,
Sono de Costa d’Avorio, Africa occidentale.
Esiste un grande potenziale di sviluppo in questo paese; soprattutto nei settori immobiliare, agricolo, industriale e minerario.
Sono attualmente in Italia, a Trieste per una formazione. Sto cercando partner con chi potrei sviluppare attività in questi settori.
Buongiorno Koré, ti invito a entrare nella nostra community FB dove potrai trovare contatti di partner e/o riscontri sui tuoi progetti: https://www.facebook.com/groups/Vadoinafrica/
Ciao! Sto lavorando alla mia tesi magistrale e il tuo articolo è molto interessante: saresti così gentile da fornirmi bibliografia/sitografia di quanto scrivi?
Grazie mille 🙂
Grazie Maura!
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Guarda anche da qui: http://vadoinafrica.com/benvenuto/
A presto 🙂
Ciao, mi piacerebbe avere delle informazioni riguardo al settore calzature e componenti per calzature al fine di valutare eventuale investimento in Ghana, Nigeria o altri stati africani. Grazie
Ti ho appena ammesso nel gruppo dove potrai spiegarci nel dettaglio quali informazioni cerchi e in quali regioni del continente. Poi siamo a disposizione per un’eventuale analisi di mercato e business development.
Ciao, pensi che un letto che scende dal soffitto recuperando spazio possa svilupparsi in quei contesti? http://www.bedupdown.com
Si può fare tutto, purchè non vendita a catalogo ma focus su un Paese/segmento molto preciso.