Ritornare in Africa è un desiderio costante per tanti africani o afrodiscendenti nel mondo.
Vivendo da tempo in Costa d’Avorio ho assistito a numerosi tentativi di questo tipo. Diversi successi, ma anche tante difficoltà e fallimenti.
Se anche tu ti stai attrezzando per compiere questo passo, o vuoi iniziare a farlo, mi piacerebbe darti alcuni suggerimenti per trasformare il sogno di ritornare in Africa in un percorso concreto.
Riducendo al minimo i rischi di dolorose sorprese.
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1. Progetti a distanza? Attenzione!
Vale per tutti coloro che vogliono investire in Africa: scommettere su progetti che, sulla carta, appaiono sicuri ma che sono realizzati a migliaia di km di distanza può costare caro.
Molto caro.
Chi è di origine africana a volte lo sottovaluta troppo dando fiducia a conoscenti, parenti e amici di vecchia data.
Ma l’affetto e i legami familiari possono giocare brutti scherzi.
Sono davvero troppe le famiglie hanno mandato in fumo risparmi di anni di lavoro finendo vittima di personaggi ambigui che giocano sul desiderio di ritornare in Africa per confezionare abili truffe.
2. Anche se non ci credi sei (un po’) straniero
Sembra banale, ma non lo è affatto. Con il passare degli anni, soprattutto se non si viaggia di frequente, la capacità di interagire con i contesti locali va riducendosi.
Al contrario dell’Europa, le società africane sono giovani e in piena evoluzione. I cambiamenti si realizzano quindi a velocità vertiginosa.
Risulta fondamentale seguire, anche se da lontano, le trasformazioni in corso per saper cogliere le reali opportunità sul terreno.
La capacità di interagire con il contesto è spesso il discrimine tra un progetto di successo e un completo fallimento.
Lo skyline di Abidjan
3. Non fossilizzarti sui ricordi
Quasi ogni emigrante/espatriato soffre di nostalgia verso la propria terra di origine. Un sentimento molto umano che rischia però di distorcere la realtà creando aspettative e illusioni.
In questo senso è importante trovare un equilibrio tra l’affetto per il proprio Paese di origine e l’immagine denigratoria e svilente dell’Africa proposta dai mass-media in Italia.
Piuttosto è prezioso avere uno sguardo critico e curioso che consenta di valutare nella maniera più oggettiva possibile le situazioni.
4. Ricordati da dove vieni
Hai fatto una bella carriera in Europa? Complimenti!
Il mio consiglio è quello di cercare di recuperare la stessa umiltà di quando sei partit@.
Perché non c’è cosa più fastidiosa e deleteria a queste latitudini di chi ostenta con superiorità il proprio successo all’estero.
Le comunità locali ci mettono poco a considerarti un elemento estraneo, sottraendoti quella che potrebbe essere la tua arma vincente
Ci vuole un attimo a diventare il bersaglio preferito (addirittura più degli stranieri!) di truffe e raggiri perchè, in fondo in fondo, in famiglia tutto si perdona…
5. Cambiare mentalità e abitudini locali? Non ora, non qui
Se hai vissuto a lungo all’estero tenderai naturalmente a criticare e giudicare le realtà locali e i comportamenti collettivi mettendoli a confronto con altri contesti.
Quante volte mi è capitato di sentire:
In Francia questo non succede! In Italia le persone non fanno così. Se fossimo in Europa non sarebbe così…
Si tratta di pensieri quasi automatici, a volte.
Ma se vuoi davvero ritornare in Africa è più saggio sforzarti di adattare le tue conoscenze acquisite alle consuetudini locali, arricchendole con nuove idee lasciando stare la presunzione di stravolgerle.
Anche perchè, anche se si tratta del “tuo” Paese di origine, non sarai tu a “cambiarlo”.
6. Essere pronti a (svariate) rinunce
Se sei abituato a comodità e confort europei, rientrare in Africa può nascondere diverse incognite.
Hai idea di quanto costi sostenere un tenore di vita da “expat”?
Prova questo tool e parlane apertamente con chi vive in loco. Potresti avere più di una sorpresa.
Se non hai grande disponibilità finanziaria (o non vuoi “sprecarla” in confort) preparati a restare per giorni senz’acqua corrente o elettricità sapendo che il tuo reclamo verrà bellamente ignorato dal monopolista che gestisce la rete.
Sei in grado di sopportare la frustrazione di spendere anche il doppio per un’auto, una bottiglia di vino, una connessione Internet? O sei in grado di rinunciare a queste comodità?
Le capacità di adattamento cambiano con il passare del tempo ed è meglio esserne consapevoli.
7. Impara a destreggiarti tra due culture
Vivere in un Paese diverso da quello in cui si è nati porta a convivere con molteplici identità, modi di pensare, agire e relazionarsi con gli altri.
Ti ritrovi a cavallo tra mondi distanti, che hanno spesso difficoltà a comprendersi e interagire tra loro.
Ritornare in Africa rendendosi conto del valore aggiunto di tutto questo consente di utilizzare la diversità come una chiave dorata in grado di aprire porte difficilmente accessibili, riuscendo a creare ponti culturali tra territori svolgendo un ruolo di mediazione fondamentale.
8. Il vero segreto? La pazienza
Quando si pensa (sogna) di ritornare in Africa è facile lasciarsi prendere dall’entusiasmo e farsi conquistare da scorciatoie per cambiare vita.
Ma serve tempo. Il mio consiglio è quello di non cedere mai alla fretta. Trasferirsi dall’Europa all’Africa è un cambiamento importante che richiede di essere ben ponderato per evitare di farsi male.
È una scelta importante che cambierà la tua vita e quella della tua famiglia.
Rifletti bene e confrontati con altri che ce l’hanno fatta.
Trasferirsi in Africa: io l’ho fatto e penso sia stata una delle migliori decisioni prese nella mia vita.
Tuttavia, proprio a partire dalla mia esperienza personale, ci tengo a sottolineare di non sottovalutare l’impresa. Lavorare su se stessi e sulle ragioni che ci spingono a questo passo è forse il più importante passo da compiere.
Per il resto, in bocca al lupo per questa tua nuova avventura!
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