Stilisti africani: 7 nomi da non perdere di vista

Colori, fantasie e stile afro sono sempre più di moda. Ma pochi conoscono i nomi dei più importanti stilisti africani.

Grazie ai consigli di Afro Fashion Week Milano abbiamo stilato una lista di nomi da seguire.

1. Oumou Sy – Senegal

La “regina della moda senegalese” è una stilista autodidatta, nata nel 1952, che crea capi d’alta moda, pret-à-porter, gioielli e accessori.

Esperta nelle tecniche di tessitura, tintura e ricamo, combina svariati materiali (metalli, estratti vegetali, vinile) con stoffe e motivi decorativi locali.

Proprietaria di due negozi europei (Parigi e Ginevra), è la stilista preferita dei più celebri cantanti senegalesi: Baaba Maal e Youssou Ndour.

Vive e lavora a Dakar dove insegna anche alla scuola di Belle Arti.

Stilisti africani (foto Getty)

2. Ainé Pathé Ouédraogo (Pathé’O) – Burkina Faso

Nato nel villaggio di Guibaré (87 km dalla capitale Ouagadogou), lascia il villaggio diciannovenne per cercare fortuna in Costa d’Avorio. Arrivato ad Abidjan finisce a bottega da un sarto:

semplicemente per necessità. In quel luogo potevo imparare un lavoro, mangiare e dormire.

Dopo alcuni anni di apprendistato si iscrive a corsi per corrispondenza con l’Italia mettendosi in proprio nel 1977.

Arriva al successo dopo un’altra decina d’anni di duro lavoro arrivando a ideare le famose camicie in pagne di Nelson Mandela, gli abiti per il presidente ivoriano Laurent Gbagbo e per l’omologo maliano Alpha Oumar Konaré.

Con il caratteristico tessuto burkinabè Faso Dan Fani, Pathé’O è l’unico stilista africano proprietario di oltre venti negozi in Africa.

Stilisti africani (foto Google)

3. Kofi Ansah – Ghana

Figlio di un fotografo e musicista, Kofi Ansah studia e lavora a Londra. Nel 1992 sceglie di rientrare in patria per aprire Artdress, un laboratorio che darà impulso a un’intera generazione di creativi ghanesi.

Scomparso nel 2014, Kofi Ansah ha sempre sottolineato che ogni suo abito racconta una storia.

Sosteneva che:

senza vestiti, [noi africani] non possiamo giocare la nostra parte nel mondo.

Definito dalla BBC il “guru della moda africana”, Kofi Ansah, dichiarava che la massima soddisfazione del suo lavoro era far sentire bene le persone con sé stesse.

È stato il fondatore e presidente della Federazione dei Designer Africani.

Stilisti africani (foto AFP)

4. Seidnaly Sidhamed (Alphadi) – Mali

Nato a Timbuktu da una famiglia di lignaggio nobile Tuareg, Alphadi è noto come il “mago del deserto”.

Dopo gli studi in turismo e marketing decide di dedicarsi alla sua passione, la moda. Dopo aver lavorato con l’atelier Chardon Savard a Parigi definisce un suo stile originale basato sulla fusione tra il sapere ancestrale dei gruppi etnici del Sahel (Songhai, Hausa, Fulani, Bambara, Arabo), culture nomadiche dell’Africa Orientale (Bororo, Masai) e reinterpretazioni creative del design occidentale.

Dal 1998 anima il FIMA – Festival Internazionale della Moda in Africa (spostato dal Niger a Dakhla, Sahara Occidentale-Marocco).

Stilisti africani (foto afrikafashionleague.com)

5. Sindiso Khumalo – Sud Africa

Laureata in Architettura all’Università di Cape Town, ha lavorato a Londra nello studio dell’archistar di origine ghanese David Adjaye.

Il suo brand crea tessuti moderni e sostenibili con una forte enfasi sulla narrazione africana. Disegna a mano i tessuti delle sue collezioni attraverso acquerelli e collage.

Nel corso degli anni ha sviluppato in modo unico una sua voce visiva colorata, che attinge alle sua eredità Zulu e Ndebele.

Stilisti africani (foto Sindiso Khumalo)

6. Duro Olowu – Nigeria

Nato nel 1965 a Lagos da padre nigeriano e madre giamaicana, Duro Olowu cresce tra Lagos, Londra e Ginevra. Pur avendo disegnato il primo abito all’età di sei anni, segue le orme del padre nella professione legale per alcuni anni.

A 33 anni lancia la sua prima etichetta, lavorandoci nel tempo libero per sei anni. Nel 2004 arriva la ribalta, quando Vogue nota la grande libertà con cui abbina tessuti in stile patchwork rifacendosi alla varietà delle sue esperienze internazionali.

Nel 2005 è “miglior nuovo designer dell’anno” ai British Fashion Awards. Tra i suoi clienti annovera Michelle Obama, Solange Knowles e Iris Apfel.

Stilisti africani (foto duroolowu.com)

7. Lamine Badian Kouyaté (Xuly Bët) – Mali

Un personaggio cresciuto nel cosmopolitismo dell’Africa urbana e della diaspora, Lamine Badian Kouyaté nasce a Bamako per poi trasferirsi, al seguito dei genitori, prima a Parigi poi a Dakar.

Studia architettura in Francia ma, ancor prima di terminare, lancia da autodidatta il brand XULY.Bët (“apri gli occhi” o “guardone” in lingua wolof).

Grazie a tecniche di guerrilla marketing l’etichetta desta grande scalpore nella scena parigina. La sua prima collezione, composta da abiti creati con tessuti riciclati, viene presentata in un parco pubblico sotto la pioggia battente.

Il suo stile è energetico e inconfondibile. Ama sorprendere, riciclare capi dandogli una seconda vita.

I suoi abiti sono riconoscibili per il filo rosso e le cuciture visibili.

Stilisti africani Foto XULY.Bët

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